Nuoto Baby
IN COSA CONSISTE:
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Neonati in piscina: scelta giusta?
Molte coppie di neo genitori, intraprendono
questa nuova grande avventura che è portare
il bimbo a nuotare. Sì, sono necessarie alcune
settimane, prima che le neo-mamme riprendano
forze, entusiasmo, il ritmo giusto di
comunicazione e armonia col bambino.
A questo punto molti genitori si domandano
dove portare il bambino per iniziare col passo
giusto questa attività.
Fino a qualche anno fa erano pochi i genitori
audaci che, spinti da questa nuova tendenza,
decidevano di iniziare l’ attività con bambini di pochi mesi. L’ attrazione era tanta e le paure altrettante; molti si domandavano (e si domandano ancora) se fosse il caso di iniziare l’attività natatoria con un bimbo così piccolo, se i benefici fossero cosi allettanti da fare impallidire i rischi che s’ intravedevano.
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I corsi neonatali sono un’esperienza bellissima sia per il genitore sia per il bambino. L’ambiente acquatico infatti richiama nel neonato l’utero materno, il cui ricordo nei primi mesi di vita è certo molto vivo.
Si tratta per lui di una regressione tranquillizzante, che nel contempo lo mette in grande intimità con il genitore che lo accompagna in acqua, cullandolo fra le braccia.
A che età si può iniziare a portare un neonato in piscina?
Spesso i genitori si domandano quando sia il momento migliore per iniziare a portare i neonati ai corsi diÂ’ Acquaticità. Tutti i momenti siano buoni per iniziare l’Â’attività, a condizione che il bimbo e la famiglia siano pronti. È consuetudine di quasi tutte le piscine ricevere i piccoli dopo il sesto mese; credo che il motivo sia che dopo questo periodo il bambino è già stato sottoposto alle due prime dosi dei vaccini obbligatori. In genere riceviamo i neonati dal momento in cui si cicatrizza l’ombelico e la mamma si sente in forma per intraprendere l’attività.
Quando iniziare?
Tutti i momenti sono buoni se il bambino gode di buona salute e la sua famiglia è sufficientemente motivata; a due settimane, a due mesi o a due anni è sempre un buon momento per iniziare.
Piuttosto, diamo una maggiore rilevanza al punto delle motivazioni: non cadiamo nel tranello di incominciare prestissimo perché una moda così ci impone e, dopo quattro o cinque sedute, di interrompere la frequenza perché demotivati, stanchi o delusi.
Il momento migliore sarà quindi quello in cui la famiglia si troverà con lo spirito giusto per affrontare con forza, determinazione ed allegria questa bellissima attività che consiste nel giocare nell’Â’acqua con il proprio figlio.
Un altro punto “mitico” è quello che riguarda il controllo automatico del respiro. I bambini imparano a nuotare (nella fattispecie a controllare il respiro) a tutte le età. È vero che l’apprendimento del controllo del respiro è facilitato se l’automatismo è ancora funzionante, ma dobbiamo dire con forza che non è mai tardi per iniziare un felice percorso di avvicinamento all’Acquaticità.
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L’attività in acqua può essere utile perché aiuta a mantenere le capacità motorie; le esercitazioni in acqua agiscono non solo a livello muscolare, ma anche a livello respiratorio e circolatorio e devono essere eseguite in uno stato di rilassamento psicologico.
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Direttore Tecnico del corso Nuoto Baby
Fisioterapista - Osteopata - Docente Idrokinesiterapia Manuale®
Dott. Riccardo Pasqualini
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